Santuario S. Cosimo alla  Macchia

Liturgia

La liturgia è « azione » di «Cristo tutto intero» («totius Christi»). Coloro che qui la celebrano, al di là dei segni, sono già nella liturgia celeste, dove la celebrazione è totalmente comunione e festa. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1136)

Nel Santuario di San Cosimo alla Macchia la liturgia scandisce il tempo dei sacerdoti e delle religiose che qui vivono, come anche quello dei pellegrini che qui trovano un tempo di preghiera personale ma anche comunitario che è così composto:

- La preghiera del Rosario. E' una preghiera composta da venti misteri (eventi significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi in quattro corone: misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi. Essa è una preghiera semplice, eppure, interamente fondata sulla Parola di Dio e sul Vangelo. Può essere recitata dovunque, in qualsiasi condizione di spirito ci si trovi. Si accompagna alla gioia, ma anche al dolore e alla supplica. Per la sua ripetitività educa ad una contemplazione progressiva dei misteri e nello stesso tempo si può popolare di tutte le intenzioni di preghiera e i volti di persone che vogliamo ricordare. Prepara l’animo del credente alla celebrazione della messa, ma può anche seguire ad essa, come ringraziamento e lode. Ci rende certi della protezione di Maria, ci invita a non chiuderci in una mortificante considerazione della nostra pochezza e ad aprirci ad una serena fiducia nella protezione di Maria.

- La liturgia delle ore. E' la preghiera “ufficiale” della Chiesa, destinata a santificare il tempo. Il Concilio Vaticano II definisce la Liturgia delle Ore come la preghiera di tutto il popolo di Dio, e non solo di clero e religiosi, e lo fa mettendo in rilievo l’importanza di due momenti su tutti gli altri: lodi e vespri, mattina e sera, inizio e conclusione della giornata. Le Lodi sono legate con il tempo dell’aurora, fine della notte e inizio del giorno. Rievocano il mattino della risurrezione di Cristo, ma anche il mattino della creazione e della storia dell’umanità. I Vespri sono connessi con la sera, conclusione del giorno e inizio della notte. Hanno anche un valore escatologico: esprimono la speranza dell’avvento definitivo del Signore e del suo regno. L’Ufficio delle Letture è il tempo dell’ascolto della Parola di Dio, della meditazione e della riflessione, attraverso le letture bibliche e importanti pagine di grandi autori a commento.  L'Ora Media: la Terza ricorda principalmente la discesa dello Spirito Santo e la crocifissione di Cristo. La Sesta richiama la preghiera di Pietro nella casa del conciapelli, l’agonia di Cristo e la sua ascensione al cielo. La Nona rievoca la preghiera di Pietro e Giovanni al tempio, la guarigione dello storpio, lo sconvolgimento della terra ricordato dai vangeli e la morte di Cristo sulla croce. La Compieta è la preghiera che precede il riposo notturno, anche se andiamo a letto dopo mezzanotte. Si chiede il perdono dei peccati commessi durante il giorno e ci si affida al Signore in completa confidenza.

- L'adorazione eucaristica. L’Eucaristia è il più grande tesoro della Chiesa offerto a tutti affinché tutti possano ricevere attraverso essa abbondanti grazie e benedizioni. L’Eucaristia è il sacramento del sacrificio di Cristo, del quale facciamo memoria e che rendiamo attuale in ogni Santa Messa ed è anche la sua Presenza viva in mezzo a noi. Adorare è entrare in relazione intima con il Signore presente nel Santissimo Sacramento. Adorare Gesù nel Santissimo Sacramento è la risposta di fede e di amore a Colui che essendo Dio, si è fatto uomo, si fece nostro Salvatore , ci ha amati fino a donare la sua vita per noi e continua ad amarci di amore eterno. È il riconoscimento della misericordia e della maestà del Signore, che ha scelto il Santissimo Sacramento per rimanere con noi fino alla fine del mondo.

- I sacramenti. I Sacramenti sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso i quali ci viene elargita la vita divina. Sono sette: il Battesimo, la Confermazione, l’Eucaristia, la Penitenza, l’Unzione degli infermi, l’Ordine e il Matrimonio. (Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica, n.224).

Si distinguono in: Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Confermazione e Eucaristia); Sacramenti della guarigione (Penitenza e Unzione degli infermi); Sacramenti al servizio della comunione e della missione (Ordine e Matrimonio). Essi toccano i momenti importanti della vita cristiana. (CCCC n. 250).

Festa dei SS. Medici

26 settembre. Le fonti sulla vita dei Santi Cosma e Damiano non sono pienamente concordanti tra loro, pur avendo molti aspetti comuni, ma riportano tre diverse tradizioni: una tradizione "asiatica", originatasi a Costantinopoli, capitale dell'impero bizantino; una tradizione "romana" affermatasi soprattutto in Siria; una tradizione "araba", che però si diffuse soprattutto nell'Europa occidentale (Roma).

Le tre tradizioni della loro vita furono inoltre inserite nel contesto dei libri liturgici greci, e ad ogni tradizione fu indicato il giorno festivo specifico: La tradizione "Asiatica" il 1º novembre. La tradizione "Romana" il 1º luglio. La tradizione "Arabica" il 17 ottobre. La tradizione cattolica stabilì invece la memoria liturgica il 27 settembre (probabilmente il giorno della dedicazione della basilica romana), tuttavia Paolo VI la spostò al 26 settembre, rendendone il culto facoltativo.

Nel nostro Santuario la festa liturgica è preceduta da un triduo di preghiera e solennizzata nelle Sante Messe del 26 settembre.

Per volontà del Vescovo Mons. Vincenzo Pisanello, nella ricorrenza di questa festa liturgica, la Diocesi di Oria vive ogni anno la Giornata diocesana del Malato e degli Operatori sanitari curata dal nostro Santuario.

Inoltre ogni 26 del mese al termine della celebrazione eucaristica vespertina, facendo memoria di questa festa liturgica, gli ammalati e i loro familiari vivono insieme al Vescovo la preghiera di guarigione e liberazione:  il Vescovo guida l'adorazione eucaristica intercedendo insieme ai sacerdoti e a tutta l'assemblea per tutti gli ammalati chiedendo la guarigione del corpo e la liberazione dello spirito per tutti gli oppressi.

V giovedì dopo Pasqua. Nella Diocesi di Oria il tempo pasquale è scandito dalle Perdonanze: sono grandi pellegrinaggi di tanti fedeli che in diverse ore della giornata si muovono, particolarmente a piedi in penitenza, verso importanti Santuari presenti sul territorio della nostra Chiesa diocesana. Il più importante è quello di San Cosimo alla Macchia in Oria visitato nel quinto giovedì dopo Pasqua secondo la tradizione. A partire infatti dalla sera precedente fiumi di gente si riversano nel nostro Santuario fino alla grande solennità dell'Ascensione.

Il fedele compie questo pellegrinaggio per riscoprire il frutto del perdono partecipato ad ogni uomo nella Pasqua del Signore. Dopo infatti aver raggiunto il Santuario, lasciato all'ingresso una o più pietre (simbolo del proprio peccato o peso) e aver sostato in preghiera davanti ai Santi Medici, ogni fedele vive poi l'esperienza del perdono attraverso il Sacramento della Confessione e dell'Eucarestia partecipando alla santa Messa. Questi continui pellegrinaggi continuano poi fino alla solennità del Corpus Domini e sono arricchiti dalla presenza delle gloriose reliquie dei Santi Medici Cosimo e Damiano e dei loro tre fratelli germani Antimo, Leonzio ed Euprepio che il Vescovo e i sacerdoti insieme a migliaia di fedeli portano in processione dalla Chiesa Cattedrale di Oria, dove sono lì custodite, sino al Santuario. Il santuario rimane anche aperto l'intera notte della perdonanza tra il mercoledì e il giovedì e nella notte dell'ascensione per concedere ai fedeli di raggiungere il santuario anche nelle ore notturne. Tante famiglie inoltre, come in passato, continuano ad usare queste giornate per vivere del tempo insieme: usando infatti gli spazi verdi circostanti molti sostano insieme ad altre famiglie per pranzare e fare festa. La musica, i colori dei nastri e i canti allietano le mura del Santuario facendone una piccola cittadina in festa.

Accoglienza

Il nostro Santuario, oltre alle due chiese, dispone anche di tre grandi sale, dotate di sistema di riscaldamento e aria condizionata e di impianto audio e video per l'accoglienza di gruppi, parrocchie o associazioni che intendono vivere presso il nostro Santuario eventi, ritiri spirituali o convegni.

Puoi prenotare il tuo evento direttamente online, contattandoci per telefono/mail o raggiungendoci presso il Santuario.

Confessioni

dal Catechismo della Chiesa Cattolica

n. 1468 «Tutto il valore della Penitenza consiste nel restituirci alla grazia di Dio stringendoci a lui in intima e grande amicizia». Il fine e l'effetto di questo sacramento sono dunque la riconciliazione con Dio. Coloro che ricevono il sacramento della Penitenza con cuore contrito e in una disposizione religiosa conseguono «la pace e la serenità della coscienza insieme a una vivissima consolazione dello spirito». Infatti, il sacramento della Riconciliazione con Dio opera una autentica «risurrezione spirituale», restituisce la dignità e i beni della vita dei figli di Dio, di cui il più prezioso è l'amicizia di Dio.

n. 1469 Questo sacramento ci riconcilia con la Chiesa. Il peccato incrina o infrange la comunione fraterna. Il sacramento della Penitenza la ripara o la restaura. In questo senso, non guarisce soltanto colui che viene ristabilito nella comunione ecclesiale, ma ha pure un effetto vivificante sulla vita della Chiesa che ha sofferto a causa del peccato di uno dei suoi membri. Ristabilito o rinsaldato nella comunione dei santi, il peccatore viene fortificato dallo scambio dei beni spirituali tra tutte le membra vive del corpo di Cristo, siano esse ancora nella condizione di pellegrini o siano già nella patria celeste. «Bisogna aggiungere che tale riconciliazione con Dio ha come conseguenza, per così dire, altre riconciliazioni, che rimediano ad altrettante rotture, causate dal peccato: il penitente perdonato si riconcilia con se stesso nel fondo più intimo del proprio essere, in cui ricupera la propria verità interiore; si riconcilia con i fratelli, da lui in qualche modo offesi e lesi; si riconcilia con la Chiesa; si riconcilia con tutto il creato».

I Sacerdoti nel nostro Santuario sono a disposizione per il sacramento della riconciliazione ogni giorno, particolarmente l'intera Domenica.

Santuario S. Cosimo alla Macchia
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